Perché donare?

Nonostante i progressi scientifici, il sangue non è artificialmente riproducibile: le donazioni, quindi, sono ancora oggi uno strumento insostituibile per curare, alleviare o tenere sotto controllo malattie gravi (tumori, leucemie, emofilia, ecc..), oltre a rendere possibili numerose operazioni chirurgiche, tra cui i trapianti di organi.

Donare sangue è anche una forma di tutela per la salute del donatore: ad ogni prelievo, infatti, si viene sottoposti ad una serie di accurati controlli, che costituiscono una garanzia di sicurezza per chi dona, essendo la sua salute tenuta costantemente sotto osservazione, e anche per chi riceve, che sa di non correre alcun rischio ad effettuare la trasfusione.

Ma donare sangue responsabilmente, anonimamente, volontariamente, gratuitamente e consapevolmente rappresenta soprattutto un grande gesto di civiltà e di solidarietà sociale.

Chi può donare sangue?

Chiunque abbia compiuto i 18 anni di età, abbia un peso corporeo non inferiore ai 50 kg e sia in buono stato di salute, può presentarsi presso la nostra sede AVIS e chiedere di iscriversi all’Associazione per poter donare il proprio sangue.

Chiaramente questi requisiti, non bastano per diventare un donatore. Una volta iscritti si viene sottoposti a un colloquio e a una visita, da parte del medico, e ad accertamenti per verificare se vi siano controindicazioni alla donazione.

Come avviene la donazione di sangue intero?

Dopo aver compilato un breve questionario riguardante il proprio stato di salute ed essere stato sottoposto ad una piccola visita medica, verrai fatto accomodare su una comodissima poltrona reclinabile; dopodiché, facendo uso di un kit sterile e monouso (che verrà tolto da una confezione sottovuoto davanti ai tuoi occhi), composto da ago, tubicino e sacca di raccolta del sangue, si inizierà il prelievo di sangue da una vena di una delle due braccia.

La quantità di sangue che viene sottratta mediamente a ogni prelievo, che ha una durata variabile da persona a persona e comunque inferiore di solito ai 15 minuti, è minima ed è di 450 cc circa (deve comunque essere inferiore al 13% del sangue presente nell’organismo umano).

Donare sangue fa male?

Per un adulto sano che si sottopone regolarmente alle visite di idoneità, la donazione non comporta alcun rischio. Donare sangue inoltre, non genera assolutamente debolezza fisica, data la quantità veramente minima di ogni prelievo ed essendo il sangue una fonte di energia che si autorinnova continuamente.

È comunque prevista per legge, per chi ne faccia richiesta, una giornata di riposo dal lavoro regolarmente retribuita e a carico dello Stato.

I controlli e le visite periodiche costituiscono inoltre un utile strumento per il donatore, che ha l’opportunità di monitorare costantemente il proprio stato di salute!

Donare sangue crea assuefazione?

Assolutamente no. Donare sangue non genera alcun processo di assuefazione. Se decidi, per qualsiasi motivo, anche dopo vari anni, di smettere di donare il tuo sangue, non vai incontro ad alcun disturbo per la tua salute. Saranno piuttosto le persone che ne hanno bisogno, a risentirne!

Donare sangue comporta rischi d’infezione per il donatore?

Certo che no!!! Ogni fase della donazione si svolge nella massima igiene ed attenzione, senza contare che tutto il materiale usato dal personale sanitario è rigorosamente sterile e monouso.

Ogni quanto si può donare sangue?

L’intervallo di tempo minimo tra due donazioni di sangue intero è di 90 giorni per gli uomini e di 180 giorni per le donne in età fertile. La plasmaferesi può essere invece effettuata fino ad una volta al mese, indistintamente per uomini e donne.

Cos’è la plasmaferesi?

Il sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida.

Oggi è possibile effettuare una donazione mirata (aferesi), cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma (plasmaferesi). Attraverso l’uso di moderni apparecchi, i separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto quella componente di cui si ha necessità in quel particolare momento, restituendogli immediatamente i restanti elementi.

Ovviamente anche il “kit” usato in questo tipo di prelievo è monouso e sterile, ed il sangue che entra nell’apparecchio separatore è sempre contenuto all’interno di questo “kit”, garantendo così la massima sicurezza ed igiene.

Donare sangue non fa forse male alle donne, che già sono soggette alle perdite dovute al ciclo mestruale?

La donazione di sangue per le donne non ha alcuna controindicazione. Il monitoraggio costante dei valori dell’emoglobina, effettuato preliminarmente a ogni donazione, e del ferro, assicura la tutela della salute delle donatrici.

Esiste comunque un tipo di donazione, la plasmaferesi, che non incide assolutamente sulla parte cellulare del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) e che quindi è particolarmente adatta alle donne.

Perché è importante la donazione “periodica”?

L’AVIS annovera tra le proprie fila solo donatori periodici, ovvero donatori che a intervalli più o meno regolari si recano al Centro Trasfusionale per donare il loro sangue. I donatori AVIS sono inoltre anonimi, volontari, non retribuiti, responsabili, molto controllati dal punto di vista medico, in quanto costantemente sottoposti ad accurate visite e ad attenti controlli sul loro sangue.

Poiché la loro scelta di donare è libera, non condizionata da alcun fattore, risultano molto più affidabili dei donatori “occasionali”.

La periodicità del dono consente inoltre:

  • massima sicurezza possibile, anche per chi riceverà il sangue;
  • maggiore programmazione della raccolta del sangue in base al fabbisogno;
  • possibile ”conversione” , in caso di necessità, dalla donazione di sangue intero all’aferesi;
    gestione delle situazioni di emergenza.

Ovviamente resta inteso che nessuno è OBBLIGATO a recarsi a donare periodicamente; AVIS ti ricorderà con una chiamata quando sarà trascorso dall’ultima donazione il tempo minimo previsto per effettuare un nuovo prelievo: starà però a te poi decidere quando preferisci recarti al Centro Trasfusionale.

È previsto un compenso per la donazione?

Assolutamente no. Il donatore AVIS è volontario e non retribuito, e questo è un fattore determinante per la sicurezza di chi riceverà il sangue.

Offrire un compenso per ogni prelievo, potrebbe infatti spingere qualche bisognoso o malintenzionato, anche se non in salute, a dare il proprio sangue solo per ricevere i soldi, e questo andrebbe a discapito della sicurezza; l’unico “compenso” previsto per i donatori è un coupon valido per una colazione presso il bar dell’Ospedale.

Va anche ricordato che il donatore, richiedendo l’apposito certificato presso il Centro Trasfusionale, ha diritto ad una giornata di riposo, totalmente rimborsata al datore di lavoro dall’ ASL.

A cosa serve tutto questo sangue?!

Come premessa, bisogna subito dire che il sangue, malgrado le notizie circolanti sullo stato delle ricerche, è attualmente “prodotto” esclusivamente dal nostro organismo.

La nuova legge sulla donazione degli organi riconosce che, in mancanza di dichiarazione contraria, tutti i cittadini italiani sono potenziali donatori. Per questo la disponibilità di organi da trapiantare è destinata ad aumentare; non tutti sanno però che per effettuare queste operazioni c’è bisogno di molto sangue, alle volte anche 60–80 sacche, ovverosia la quantità resa disponibile da 60–80 donazioni!!!

Nel vicino Ospedale di Pisa vengono effettuati centinaia di trapianti ogni anno: fai due conti e ti accorgerai di quanto sangue è necessario solo per questo.

Ci sono poi le trasfusioni effettuate durante alcune operazioni chirurgiche, quelle successive ad incidenti o traumi in cui si è perso molto sangue, senza contare tutti i cosiddetti “emoderivati” usati in Medicina e non producibili se non partendo dal sangue donato.

Come vedi, di motivi per donare ce ne sono molti, per non donare… beh, non ne abbiamo ancora trovati!

Quali sono le fonti di finanziamento di AVIS?

AVIS sostiene economicamente le proprie attività con i rimborsi delle spese sostenute per la promozione della donazione e per l’invio dei donatori alle Strutture Trasfusionali, stabiliti da un Decreto Ministeriale ed erogati dalle Aziende Sanitarie.

Essendo un’associazione di volontariato, nessun socio impegnato al suo interno, a qualunque titolo e con qualunque funzione, riceve compensi.

Sono stipendiati invece tutti i dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell’associazione.

Inoltre, come previsto dalla legge sul Volontariato n. 266/91, tutti i volontari sono assicurati.

AVIS Comunale di Viareggio